Contesto e posizione: quanto tenerne conto nella scelta di un immobile?

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Spesso ci si interroga sui criteri più importanti da valutare al momento della scelta di un immobile.

Alcuni di essi concorrono a determinarne il prezzo di mercato, altri invece incidono meno da questo punto di vista, ma possono fare una differenza decisiva sulla qualità della vita di chi decide di abitarci. Il che può avere anche ovviamente risvolti economici nel caso, a seguito di questo, si sia poi costretti a cambiare casa in modi e tempi non preventivati in precedenza.

E’ vero che spesso ci si innamora di un’abitazione al primo sguardo, ma una riflessione accurata quando si tratta di un acquisto così importante è fondamentale e non è detto che tutti abbiano l’esperienza e le conoscenze necessarie a farlo da soli.

Quando si tratta di immobili, infatti, bisogna tenere conto non soltanto dello stato presente, ma anche del loro potenziale, o al contrario dei suoi possibili punti deboli nascosti o futuri.  Non tutti gli occhi sono allenati a fare questo: il rischio è quello di fermarsi a valutazioni superficiali e pentirsi delle proprie scelte o, al contrario, lasciarsi scappare vere occasioni. 

Uno dei fattori principali da valutare è senza dubbio rappresentato dalla posizione e dal contesto generale in cui si trova un’abitazione.

Perché contesto e posizione di una casa possono fare la differenza

Spesso infatti è molto rischioso valutare una casa come se fosse distaccata dal contesto in cui è inserita.

Innanzitutto è necessario esaminare attentamente le proprie specifiche esigenze, come ad esempio le caratteristiche dei componenti della famiglia, con le necessità presenti ma anche  future.

Una casa può per qualsiasi ragione colpire la propria attenzione, anche solo dal lato estetico, e questo può portare a non dare sul momento troppo peso all’eccessiva distanza da determinati servizi, quali ad esempio scuole e ospedali, ma anche luoghi ricreativi o sportivi raggiungibili con i mezzi pubblici.

Tuttavia ci si potrebbe trovare ben presto a pentirsi della scelta fatta, soprattutto se non ci si è fermati a pensare a possibili evoluzioni della propria situazione attuale: ad esempio una giovane coppia non potrà non considerare la possibilità di avere figli e, viceversa, persone di età più avanzata dovranno considerare il possibile cambiamento dei propri bisogni.

Accanto a questo tipo di valutazioni, ce ne sono altre a cui gli acquirenti più inesperti difficilmente pensano da soli. 

Il contesto di un immobile infatti non è rappresentato unicamente dalla sua posizione geografica.

Possiamo citare brevemente alcuni altri elementi che possono risultare decisivi.

Ad esempio le caratteristiche dei vicini e lo stato delle relazioni tra essi. 

Possibili problematiche come quelle legate al rumore, ai cattivi odori, alla reperibilità di parcheggi in specifici momenti della giornata o dell’anno.

Questioni irrisolte in relazione alla possibilità di uso o agli oneri di manutenzione di aree che potrebbero sembrare pubbliche e invece magari non lo sono (come il classico caso di strade vicinali mai prese in carico dagli enti pubblici per qualche mancanza da parte dei costruttori o qualche intoppo burocratico).

Sono tutte questioni che difficilmente vengono scoperte con un paio di visite superficiali come quelle che vengono proposte di solito al momento della ricerca di un’abitazione. Inoltre, purtroppo, il sistema italiano, in cui le agenzie di intermediazione immobiliare operano a servizio sia del venditore che dell’acquirente, non agevola la circolazione delle informazioni a favore di quest’ultimo. 

Viceversa, un occhio non allenato può fermarsi allo stato superficiale di un immobile senza coglierne il potenziale nascosto dato appunto dalla vicinanza a punti di interesse strategico o dal contesto paesaggistico.

Può poi risultare difficile sapere valutare seriamente l’entità delle ristrutturazioni necessarie.

A volte l’esame visivo di un edificio può risultare pesantemente influenzato anche solo dall’arredamento o dallo stato di conservazione superficiale e i lavori necessari possono essere nella realtà meno ingenti di quello che potrebbe sembrare. 

Ecco perché, anche da questo punto di vista, assumere un consulente di parte al momento della ricerca del proprio immobile, può essere la garanzia di avere un professionista esperto che lavora al proprio servizio senza alcun conflitto di interesse, e che si incarica di fare tutte le ricerche necessarie: sia per trovare insieme la soluzione abitativa migliore, sia per condurre le trattative economiche con cognizione di causa, in modo oggettivo e consapevole di tutti gli elementi in gioco. 
Se vuoi sapere di più su come lavora un consulente immobiliare di parte o se cerchi un professionista che possa affiancarti nella vendita o nell’acquisto del tuo immobile, non esitare a contattarmi.

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