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Vendere casa con agenzia o da privati? Nessuna delle due.

Se stai pensando di vendere la tua casa, di solito sono due le strade possibili: la prima, rivolgersi a un’agenzia immobiliare, la seconda, vendere “da privato”. Continuando nella lettura di questo articolo, scoprirai che esiste una terza possibilità: l’alternativa che forse stavi cercando.

 

La “de-professionalizzazione” della compravendita immobiliare è un fatto curioso. Partiamo con un dato con non tutti conoscono: circa il 50% delle compravendite immobiliari avviene tra privati, cioè senza l’aiuto di un’agenzia immobiliare. Più che in ogni altro settore, è elevatissimo il numero di persone che ritiene di poter gestire in autonomia quella che, senza dubbio, è una delle operazioni finanziarie più importanti della vita. 

Eppure, per ogni questione siamo pronti ad affidarci a esperti, consulenti, specialisti per paura di commettere errori o semplicemente perché siamo consapevoli del fatto che esistano persone più esperte e qualificate di noi. Invece, quando si parla di vendere casa, in molti credono di essere pienamente autosufficienti, anzi, di poterlo fare meglio di chiunque altro. Quindi, se pensi che il “fai-da-te” sia la scelta migliore sei in buona compagnia. Ma sei sicuro di volerlo davvero?

 

Anche se è allettante pensare di concludere una vendita senza dover pagare una commissione, potresti scoprire che non ne vale la pena perché, alla fine dei conti, non risparmieresti affatto.

 

Ammettiamolo: non serve un’agenzia per trovare un acquirente. Tuttavia, trovare una persona interessata ad acquistare non significa che sia anche disposta a farlo al prezzo più alto che il mercato può offrire. Il fatto che una proposta ti possa sembrare vantaggiosa, non vuol dire che tu sia riuscito a fare tutto ciò che occorreva per ottenere il massimo. Anzi, sono certo che lungo il percorso potresti commettere piccoli o grandi errori che, pur non compromettendo la vendita, peseranno sulla qualità del risultato.

Sono quattro le tipologie di errore più comuni che potresti commettere, ognuna delle quali può pesare in modo diverso sul risultato finale:

  1. errori nella valutazione dell’immobile;
  2. errori nella presentazione e nella comunicazione;
  3. errori nella documentazione;
  4. errori nella negoziazione.

Quindi, se sei pronto ad affrontare le conseguenze di eventuali dichiarazioni inesatte formalizzate nella proposta, nel preliminare o nel rogito, la vendita fai-da-te potrebbe fare al caso tuo. Se ti piace ospitare in casa sconosciuti, curiosi e turisti immobiliari, puoi anche fare da solo. Lo stesso se il prezzo non ti interessa più di tanto. L’alternativa, però, non è solo l’agenzia immobiliare.

 

Se il tuo obiettivo è vendere casa alle migliori condizioni possibili, quello di cui hai bisogno è un’altra figura professionale: un consulente immobiliare di parte.

 

Un consulente immobiliare è un professionista dotato di tutti i requisiti necessari a svolgere la professione di agente immobiliare che però, anziché operare come mediatore, fornisce la sua assistenza professionale soltanto al venditore. 

Rispetto all’agenzia tradizionale, pur maneggiando quotidianamente gli stessi strumenti del mestiere, affronta la compravendita in maniera strutturalmente diversa e partendo da presupposti differenti. Se il mediatore ha infatti come legittimo obiettivo la conclusione dell’affare dal quale dipende la natura stessa del suo mestiere e la possibilità di ricavare un compenso, il consulente persegue l’utilità per il proprio cliente.

Il suo lavoro è solo parzialmente legato alla vendita finale e, soprattutto, parte da un rapporto esclusivo con te, l’unico cliente il cui interesse guida ogni sua azione nei confronti del mercato e della controparte. Non ha nessun rapporto né personale né professionale diretto con l’acquirente dal quale, qualora si raggiunga un accordo, non percepirà alcun compenso.

 

Come con un avvocato di fiducia, l’obiettivo della consulenza immobiliare è ottenere il miglior risultato possibile per il proprio cliente. 

 

Facciamo insieme una riflessione. Se hai subito un torto o se vanti un credito da qualcuno, preferiresti che fosse il tuo avvocato di fiducia a occuparsi della questione o un avvocato comune il cui mestiere è trovare un accomodamento tra te e la tua controparte? La risposta è scontata.

Lo stesso ragionamento vale in campo immobiliare: anche se hai scelto tu il mediatore tra diverse agenzie presenti sul mercato, è bene ricordare che non sei il suo unico cliente. È pagato anche dall’acquirente, che invece vuole acquistare al prezzo più vantaggioso.

 

Nella mediazione, ogni euro fatto risparmiare all’acquirente è in realtà uscito dalle tasche del venditore sotto forma di ribasso.

 

La storia delle compravendite è piena di operazioni chiuse a un prezzo inferiore rispetto a quello che l’acquirente era disposto a spendere. Un esempio concreto: oltre l’80% delle compravendite è costituito da operazioni di cosiddetta permuta, ossia da persone che per acquistare un immobile hanno necessità di vendere quello in cui abitano. Il rischio per un venditore è che l’agenzia gli presenti come migliore proposta d’acquisto quella al ribasso di un acquirente che, dovendo vendere a sua volta il proprio immobile, è disposto ad affidare l’incarico di vendita allo stesso agente immobiliare.

Se è vero che non si può biasimare l’acquirente che fa pressione sul mediatore per abbassare il più possibile il prezzo di acquisto, d’altra parte questo ci fa capire quanto sia per sua natura “scomoda” la posizione del mediatore, in quanto ha due clienti da accontentare. Quando poi l’acquirente mette sul piatto l’incarico di vendita della propria casa, il venditore diventa immediatamente il cliente di serie B, senza nemmeno rendersene conto. 

L’obiettivo della mediazione, quindi, non può che essere un compromesso al ribasso, il male minore che le parti sono disposte ad accettare. L’obiettivo della consulenza invece è solo il miglior risultato possibile per un unico cliente.

 

Il consulente immobiliare fa propri gli interessi del suo cliente e si comporta di conseguenza nei confronti della controparte. 

 

Rivolgersi a un consulente immobiliare, piuttosto che a un’agenzia tradizionale, comporta anche questo vantaggio: la certezza che non sussistano tra lui e l’acquirente rapporti d’interesse economico che potrebbero andare a tuo discapito. Egli cercherà un accordo con la controparte, ma non a tutti i costi. Il consulente lavora solo per te, l’agente tradizionale per entrambi e ha due clienti da accontentare.

Ora sai che esiste una terza via per vendere casa, e non ti resta che affrontare professionalmente la vendita con il tuo consulente personale. Rosa Property Consulting è il primo servizio di consulenza di vendita a Bologna, specializzato esclusivamente nella gestione di immobili ad uso residenziale. Pochi clienti selezionati, seguiti come meritano. Pochi immobili presentati nel migliore dei modi. Un metodo efficace, un piano marketing costruito su misura e applicato in maniera scrupolosa, per offrirti la certezza del miglior risultato possibile.

 

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