Quanto influisce la classe energetica di un appartamento sul suo valore di mercato?

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Quanto influisce la classe energetica di un appartamento sul suo valore di mercato?

Siamo ormai abituati a considerare la classe energetica di una casa come requisito fondamentale per gli adempimenti burocratici relativi ad affitti e compravendite o come obiettivo da raggiungere per poter usufruire delle agevolazioni pubbliche e dei bonus dedicati alla sostenibilità ambientale.

Ma quanto incide questo sul loro valore di mercato nel contesto attuale?

Quanto vengono penalizzati gli immobili arretrati da questo punto di vista e quanto, al contrario, investire su un miglioramento delle prestazioni energetiche può rivelarsi anche un buon affare a medio – lungo termine in caso si decidesse di rimettere il proprio immobile sul mercato?

L’APE e il significato della distinzione in classi energetiche 

L’attestato di prestazione energetica o APE, come dicevamo, è da qualche anno obbligatorio per chiunque voglia vendere o affittare la propria casa, compresa la necessità di indicare la classe energetica dell’edificio nel relativo annuncio immobiliare. 

Come abbiamo ormai tutti imparato negli ultimi anni, in cui la sensibilità verso questo tipo di tematiche è cresciuta, la classe energetica di un immobile si distingue su una scala che va dalla lettera A alla lettera G, in cui la prima lettera dell’alfabeto rappresenta la situazione migliore. La classe A a sua volta si distingue in A1, A2, A3 e A4. Quest’ultima classe è la migliore possibile. 

Esistono poi altre metodologie di classificazione come ad esempio quella proposta da CasaClima che pone l’etichetta di “CasaClima Gold” sul gradino più alto del piedistallo. Una classe che viene chiamata anche “casa da un litro”, perché il fabbisogno energetico di un metro quadro di immobile è rappresentato da un litro di gasolio o un m³ di gas l’anno.

In questa panoramica complessiva si possono citare poi gli “nZEB”, ovvero “Nearly Zero Energy Building” cioè edifici a consumo quasi zero, il cui il basso fabbisogno energetico viene coperto interamente – o quasi – da energie pulite e prodotte in loco.

Quanto influisce la classe energetica delle case sul loro valore di mercato? 

Una volta compreso, o ripassato, il sistema di classificazione delle classi energetiche degli immobili è inevitabile chiedersi quali siano i vantaggi di tutto questo, che sono di vario genere. 

Tralasciando i vantaggi per l’ambiente e considerando soltanto quelli riguardanti il proprio portafoglio, infatti, investire in sostenibilità energetica degli edifici ha tornaconti a breve e medio termine

Essi sono rappresentati innanzitutto dalla possibilità di usufruire di incentivi pubblici di vario genere. Inoltre, cosa più importante perché strutturale, il risparmio sui costi di mantenimento di un’abitazione, a partire da bollette e utenze, sarà tanto più alto quanto più la casa sarà performante.

Accanto a questo, in che misura la classe energetica assegnata influisce sul valore a cui è possibile vendere una casa sul mercato? Questa risposta è ovviamente condizionata da tante variabili, ma non impossibile da dare. 

La sostanza è che – a parità di altre condizioni – più in alto ci collochiamo nella graduatoria tra le classi, più alto sarà lo scarto di valore rappresentato dal passaggio tra una classe e l’altra.

In altre parole: è molto più sostanziosa la differenza che c’è tra il valore di una casa in classe A e una in classe B, piuttosto che quello che c’è tra una casa in classe F e una in classe G

Il motivo è senza dubbio dovuto alla differenza che c’è tra l’entità delle spese di gestione e di utenze nei vari casi. Ma probabilmente si tratta anche della conseguenza di un orientamento generale oramai preso del mercato, in particolare dagli acquirenti più giovani, che tende a premiare le classi più alte della piramide anche per ragioni che vanno al di là dallo stretto risparmio economico (e quindi ad esempio appunto sensibilità ambientale, ma anche status symbol ecc..)

D’altro canto però, il prezzo di mercato dipende da altre innumerevoli caratteristiche dell’immobile stesso, dal contesto specifico, dalla zona geografica.

Il valore di mercato attuale e futuro, è in ogni caso un elemento da considerare per valutare la bontà di un investimento atto a migliorare la classe energetica di un immobile o a tenere conto di questo quando si cercano nuovi immobili sul mercato.

Anche perché il livello di comfort abitativo è direttamente proporzionale alla classe energetica in cui una casa è situata. 

Stai cercando casa oppure devi vendere il tuo immobile? Contattami.

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